Gae Aulenti. La forza creativa di una donna eccezionale

È stata tra i maggiori architetti e designer del Novecento. Personalità energica e tenace, in grado di percorrere trasversalmente diversi settori disciplinari, dall'architettura al disegno industriale, dalla grafica all'interior design, dalla museografia alla scenografia. Ha vinto numerosi premi e nel 2012 la città di Milano le ha intitolato una piazza. Il contributo creativo e innovativo di Gae Aulenti l'ha resa una figura iconica del design e dell'architettura a livello mondiale.

In questo articolo ti racconto 6 fatti da sapere su Gae Aulenti

1. La formazione e gli ideali

Di famiglia pugliese, Gaetana Aulenti nasce in Friuli, a Palazzolo dello Stella il 4 dicembre del 1927. E nonostante provenisse da un’area estranea all’epicentro culturale e intellettuale di quegli anni, Milano, diventa una delle figure più importanti dell’architettura e del design italiano a livello internazionale.

Frequenta il liceo artistico a Firenze e finisce gli studi a Torino. Sceglie poi Milano come sua città e nel 1953 si laurea al Politecnico. Dal ’55 al ’65 è nella redazione di «Casabella-Continuità», diretta da Ernesto Nathan Rogers. Qui ha l’occasione di confrontarsi con colleghi come Vittorio Gregotti e Aldo Rossi.

Sin da giovanissima manifesta il suo impegno civile e politico facendo la staffetta partigiana durante la guerra e, in seguito, partecipando attivamente alla vita culturale e civile milanese e rivestendo importanti ruoli istituzionali come quello di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera (1995-96).

Gae Aulenti, 1967. Foto ©Ugo Mulas

2. Il design

I numerosi prodotti di industrial design di Gae Aulenti hanno sempre avuto una funzione più ampia di quella puramente decorativa, completando e integrandosi con lo spazio architettonico in cui venivano inseriti. Tra i suoi lavori più famosi ci sono le lampade Pipistrello e King Sun per gli showroom Olivetti a Parigi e Buenos Aires nel 1966-67, la lampada Bugia realizzata con Piero Castiglioni per il Musée d'Orsay a Parigi nel 1986 e la lampada Cestello per Palazzo Grassi a Venezia nel 1986.

Gae Aulenti ha avuto un ruolo di primo piano nel panorama del design italiano grazie anche ai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui la sua partecipazione alla celebre mostra "Italy. The new domestic landscape" curata da Emilio Ambasz e presentata al MoMA di New York nel 1972.

Lampada Pipistrello, Martinelli Luce (1965). Foto ©Agnieszka Koszyk

3. Olivetti

A metà degli anni ’60 inizia a collaborare con una delle più importanti imprese italiane, Olivetti, per la quale, tra il 1966 e il 1968 progetta gli showroom di Parigi e Buenos Aires e nel 1969 cura l’allestimento di “Olivetti: formes et recherche”, mostra itinerante sulla cultura e lo stile Olivetti inaugurata al Louvre di Parigi e poi esposta a Barcellona, Madrid, Londra, Edimburgo e Tokyo.

Lo showroom Olivetti a Parigi rinnovato da Gae Aulenti nel 1967. Foto ©RM

4. Il teatro

A metà degli anni ’70, grazie all’incontro con il regista Luca Ronconi, Gae Aulenti inizia a lavorare per il teatro dove ha l’occasione di misurarsi con la progettazione di spazi scenici. In questo ambito la Aulenti contribuisce a realizzare una delle sperimentazioni più importanti di quegli anni con gli allestimenti scenici di tre spettacoli: Calderon, di Pier Paolo Pasolini, La Torre di Hugo von Hofmannsthal e Le Baccanti di Euripide, per i quali vincerà il Premio Ubu per la migliore scenografia italiana nel 1978. La collaborazione con Luca Ronconi durerà moltissimi anni. Insieme metteranno in scena alcuni dei più importanti spettacoli teatrali dell’epoca.

«In fondo in architettura una porta è solo una porta, sulla scena è molto di più, è un limite o un confine». G. Aulenti
Gae Aulenti e Luca Ronconi alla Scala di Milano, 1977. Credits

5. Musei e allestimenti

Negli anni '80 Gae Aulenti realizza alcuni dei suoi lavori più importanti, che la fanno diventare un'architetto di fama internazionale. Tra il 1980 e il 1986, si occupa della ristrutturazione dell’antica stazione di Parigi, la Gare d'Orsay, che diventa il Musée d’Orsay, uno dei musei d'arte più importanti al mondo, celebre per le opere dell'impressionismo e del post-impressionismo francese. Nel frattempo cura l'allestimento del quarto piano del Centre Pompidou per la collezione del Musée National d'Art Moderne (1982-85). Nel 1986 inaugura Palazzo Grassi a Venezia, un antico palazzo trasformato in uno spazio espositivo di grande importanza culturale, per il quale progetta numerosi allestimenti per mostre d'arte e archeologia.

Gli allestimenti delle mostre sono per Gae un'opportunità per creare un dialogo tra l'architettura e l'arte, in cui gli elementi espositivi non sono subordinati agli oggetti esposti, ma generano un'interazione tra di loro. Questa interazione costante tra l'architettura e le arti è sempre stata un elemento centrale nella ricerca di Gae Aulenti e nella sua relazione con i luoghi in cui interveniva. Nel 1994, con l'allestimento della mostra "The Italian Metamorphosis 1943-1968" curata da Germano Celant al Solomon Guggenheim Museum di New York, Gae Aulenti ha saputo creare una relazione decisa tra la struttura a spirale progettata da Frank Lloyd Wright e la mostra stessa.

Il Musée d’Orsay a Parigi. Foto ©Mariano De Angelis via Divisare

6. La città

Tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio, Gae Aulenti ha l'opportunità di misurarsi con la città realizzando due delle Stazioni dell'Arte della metropolitana di Napoli e gli spazi urbani ad esse collegate di Piazza Dante e Piazza Cavour (1999-2002). Nel 2000, invece, progetta la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano, dove ridefinisce la viabilità e ridisegna il piazzale antistante la stazione delle Ferrovie Nord. Sua la scelta di installare la famosa scultura “Ago, filo e nodo” degli artisti olandesi Oldenburg e van Bruggen che domina al centro dello spazio urbano.

Piazzale Cadorna a Milano con la scultura “Ago, filo e nodo” degli artisti olandesi Oldenburg e van Bruggen. Credits

Grazie per aver letto fin qui. Se vuoi approfondire la figura di questa straordinaria architetta e designer, a questo link trovi due libri interessanti su Gae Aulenti.


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